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Articoli di Microcolposcopia.it
LA CRIOCHIRURGIA: UNA CHIRURGIA POCO INVASIVA
La criochirurgia (krio=freddo) è una tecnica che si basa sull'applicazione di basse temperature su una zona da trattare; si utilizza un'apposita apparecchiatura che impiega il protossido d'azoto, o altri gas, sfruttando il principio della loro espandibilità; tramite una sonda, riesce ad abbassare la temperatura di una precisa zona da trattare, anche millimetrica, a circa -90°C. Essa sostituisce in alcuni casi la chirurgia tradizionale, la chirurgia laser, la diatermocoagulazione. Abbiamo notizie sulle prime esperienze riguardanti la crioterapia, addirittura dai papiri egiziani (Papiro di Edwin 2.500 a.C.).
Questa tecnica si è andata sempre più sviluppando nei secoli, ed è stata utilizzata in molti modi: nel controllo delle emorragie, nella riduzione delle tumefazioni, a scopo anestetico ed antidolorifico. Oggi la crioterapia è quanto mai sviluppata grazie alle moderne tecnologie, ed è utilizzata in molti campi medici dalla dermatologia alla ginecologia all'oculistica e in altri.
La crioterapia determina una modificazione biologica della cellula causandone la morte; infatti, applicando il terminale della sonda criogenica sulla parte alterata, si formano cristalli di ghiaccio internamente ed esternamente alla cellula malata che ne disgregano la struttura, inoltre si blocca l'afflusso di sangue che nutre la cellula.
Sono importanti una serie di fattori per la riuscita della terapia: la temperatura deve essere inferiore a -50°C per avere la sicurezza di distruggere anche le cellule tumorali, la velocità di congelamento e di scongelamento deve essere rapida ed intensa, per maggiore sicurezza si deve effettuare un doppio ciclo di congelamento-scongelamento. Una volta effettuata l'applicazione, si viene a formare una bolla piena di acqua nella quale vi è un'intensa proliferazione di cellule sane, che si distribuiscono a ricostruire il tessuto senza poter essere aggredite da agenti esterni che possano infettarle, a differenza di ciò che accade con le altre terapie.
La bolla dura pochi giorni, quindi si riassorbe e rimane una crosta fino alla completa guarigione. E' un procedimento semplice e sicuro, che non presenta danno termico, ne rischio di contaminazione dell'ambiente circostante nel caso di trattamento delle lesioni virali (verruche e condilomi), non necessita di anestesia locale ed è meno doloroso degli altri, il congelamento blocca il sangue evitando l'emorragia, si possono trattare lesioni multiple in zone anche difficili e in più sedute, non induce la formazione di cheloidi ne di cicatrici fibrose per le scarse modifiche che il tessuto connettivale di sostegno subisce, inoltre è meno cara.
Una delle caratteristiche importanti della crioterapia, è quella che durante il congelamento vengono bloccati i vasi che nutrono la parte alterata, secondo questo principio vi sono varie ricerche sul congelamento di tumori del fegato e di altri organi durante l'asportazione chirurgica, che impedirebbe la distribuzione di micrometastasi durante l'intervento; a tal fine stiamo cercando di mettere a punto un apparecchio che permetta il congelamento di alcuni tumori cutanei e della cervice uterina, la loro asportazione e l'immediato esame istologico (Microcriochirurgia).
Con la crioterapia si possono trattare le seguenti patologie:
Verruche e condilomi acuminati, verruche seborroiche, cicatrici ipertrofiche, cheloidi, angiomi, nevi connettivali, macchie, fibromi penduli, papillomi, dermatofibromi, cheratosi, erosioni della cervice uterina, polipi, cisti mucose, alcune lesioni del cavo orale, formazioni della cornea, biopsie
di Guido Donati - specialista in venereologia e-mail
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